Sunday, November 23, 2025
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Digitalizzazione: le sfide del CIO nell’integrazione IT-OT e le strategie per superarle



Le competenze: un’altra sfida è quella di spezzare i silos tra dipartimenti e creare, invece, group incentrati sul prodotto che riuniscano professionisti IT e OT.

Nell’integrazione IT-OT servono ability ibridi, ovvero personale IT formato su protocolli OT e security, determine con background operativo nel group di cybersecurity e conoscenza delle questioni IT tra il personale operativo. La governance unificata IT/OT deve includere ruoli congiunti di CIO e responsabili di produzione per la sicurezza e la resilienza operativa.

I dati e l’AI: i CIO possono cogliere grandi opportunità nel superamento dei silos tra IT e OT. I dati dei dispositivi connessi uniti a tecnologie di Analytics e AI, soprattutto all’edge, migliorano manutenzione predittiva, uptime e course of optimization. Ma occorre raggiungere una maggiore Knowledge & AI maturity.

Secondo il citato Osservatorio del Politecnico di Milano, il 55% delle grandi imprese e il 33% delle medie che hanno avviato progetti IoT desiderano integrare l’intelligenza artificiale in queste iniziative. Tuttavia, affinché i dati raccolti dagli oggetti connessi possano generare valore, devono essere adeguatamente elaborati e gestiti; invece, meno della metà (48%) delle grandi aziende utilizza i dati raccolti dai dispositivi IoT, in forma grezza o rielaborata, per abilitare nuovi servizi.

Le raccomandazioni per i CIO sono: partire da un’integrazione a valore visibile (per esempio, gli Analytics per gli impianti), adottare un knowledge layer comune (knowledge cloth) e, ancora una volta, creare group ibridi IT/OT, che includano i knowledge scientist.

Il sostegno della C-suite: infine, il sostegno dei vertici è fondamentale: qualsiasi trasformazione necessita di un promotore nella C-suite. La convergenza IT/OT sconvolge il modo tradizionale di fare le cose, quindi spetta agli govt guidare il processo.

Il CIO come “Integrator of belief”

McKinsey (“Converge IT and OT to Turbocharge Enterprise Operations [in inglese]”, 2022) ha suggerito tre modelli di governance della convergenza IT-OT: centralizzato, in cui il CIO controlla sia IT che OT; federato, in cui OT e IT si coordinano sotto l’ombrello di un comitato congiunto; e collaborativo, dove l’integrazione avviene focalizzandosi su progetti condivisi (AI, edge, predictive upkeep).

In ogni caso, come ha scritto IDC (“Worldwide IT/OT Convergence Survey 2024 [in inglese]”), il CIO deve diventare “Integrator of belief”, ovvero orchestrare IT, Pperation e sicurezza portando queste aree tradizionalmente separate a convergere con un senso di fiducia l’una nell’altra: le differenze culturali tra IT e OT possono pesare quanto gli {hardware} legacy e i software program non aggiornabili nel boicottare questa integrazione.

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